Omelie

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 5 giugno 2020


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo:
“Disse il Signore al mio Signore:
Siedi alla mia destra,
finché io ponga i tuoi nemici
sotto i tuoi piedi”.
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?».
E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, nella prima lettura san Paolo scrive al discepolo Timoteo che la Sacra Scrittura è ricolma dello Spirito di Dio.
San Paolo elenca all’inizio 7 virtù che dovrebbero avere tutti i discepoli di Cristo.
Il cuore dell’Eucaristia e della Parola di Dio è il Vangelo, la Buona Novella di Gesù Cristo.

Oggi abbiamo visto nel Vangelo Gesù nel tempio.
L’evangelista Marco descrive in modo molto vivace e convincente l’opera di Gesù durante gli ultimi Suoi giorni a Gerusalemme. Marco è stato testimone oculare oppure ha sentito questi eventi da un altro che era presente. Siccome Marco era discepolo di Pietro probabilmente gli sono stati riferiti da lui.

Gesù ha fatto ogni sforzo per cercare di convertire i Suoi concittadini. Addirittura si è prodigato anche per i Suoi nemici, i quali non hanno fatto altro che cercare di trarlo in fallo per condannarLo e ucciderLo.
Gesù insegnava pubblicamente nel tempio. E’ rimasto fedele fino alla fine alla Sua vocazione e missione.

Gli scribi si domandano chi sia Cristo. Questa domanda era importante per loro, ma lo è anche per me e per te.
Gesù non si nascondeva e rispondeva pubblicamente a tutte le domande che Gli venivano poste. Lui Stesso ha chiesto ai Suoi discepoli: “Cosa dice la gente di Me?” E poi ha aggiunto: “E voi cosa ritenete che Io sia?”

Questa sera Gesù vuole aprire gli occhi dell’anima e della fede a coloro che Lo ascoltano.
Chiede come gli scribi possano dire che il Cristo è Figlio di Davide. Essi credevano che sarebbe dovuto venire il Messia, ma si attendevano una soluzione politica; pensavano che il Cristo dovesse essere discendente di Davide e prendere il suo trono e condurre il popolo in una maniera politica.
Gesù, invece, insegna che Lui è venuto a portare il Regno di Dio e non un regno umano. Il Suo Regno è quasi opposto al glorioso regno di Davide. Il Regno di Dio ha origine in Dio e non in un trono umano.
Per questo Gesù cita il salmo 110 che gli ebrei pregavano regolarmente. Egli vuol far capire che Davide, sotto l’azione dello Spirito Santo, non ha chiamato il Cristo figlio, ma Lo ha chiamato Signore.
L’esempio di Davide avrebbe dovuto far capire gli ascoltatori che in Gesù non dovevano vedere un semplice re che doveva ridare al popolo di Israele un meraviglioso regno, ma vedere in Lui l’Inviato del Signore che deve ricomporre ciò che il peccato ha distrutto.

Fratelli e sorelle, l’importanza di questo insegnamento è notevole.
Gesù vuole che in ogni cuore dei fedeli sia riconosciuto come Re, Figlio di Dio, non come Figlio di Davide, ma come unigenito Figlio di Dio. Il Suo è il Regno della Verità, dell’Amore e della Giustizia.
In questo breve brano del Vangelo Gesù pone l’accento sulla Sua provenienza celeste e vuole svelare gli inganni degli scribi, perchè essi non sono coloro che conoscono la Scrittura, ma coloro che la spiegano. L’annuncio del Signore è lontano da loro. In ogni loro opera fanno richiamo alla Sacra Scrittura, ma non per spiegarla in maniera giusta, ma per convenienza. Gli scribi la usano secondo le proprie usanze e i propri vantaggi.
Gesù, invece, è il Maestro Divino che ascolta l’insegnamento di Suo Padre. Egli vuole che la Chiesa, fino alla fine dei tempi, testimoni che Gesù è il Figlio di Dio, vero Dio e vero Uomo, venuto a salvare l’uomo.

L’evangelista Marco scrive che Gesù era ben accetto sia nel tempio che ovunque. La gente Lo ascoltava volentieri. Ma con questi brani ci stiamo congedando da Cristo, perchè questi sono gli ultimi giorni a Gerusalemme prima dell’ultima cena e della Passione e morte.
Gesù non tornerà più nel tempio. Questi scribi che lo ascoltano magari lo rivedranno il venerdì santo e ne chiederanno la crocifissione oppure Lo vedranno da Pilato o crocifisso. Quello che è sicuro è che sia loro che noi Lo incontreremo alla fine dei tempi. Allora sarà determinante se io ho creduto in Gesù Cristo Salvatore del mondo.

Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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