Omelie

Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 26 agosto 2020


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che assomigliate a sepolcri imbiancati: all’esterno appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni marciume. Così anche voi: all’esterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia e di iniquità.
Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che costruite le tombe dei profeti e adornate i sepolcri dei giusti, e dite: “Se fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non saremmo stati loro complici nel versare il sangue dei profeti”. Così testimoniate, contro voi stessi, di essere figli di chi uccise i profeti. Ebbene, voi colmate la misura dei vostri padri».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, più volte abbiamo sentito detti dei nostri anziani. La nostra lingua ne è piena.
Più passano gli anni e più trovo verità in questi detti e tanta sapienza di vita.

I nostri anziani non erano colti, ma coloro che pregano sono saggi. Riconoscono lo spirito delle persone: sanno come è uno e com’è l’altro. Sanno cosa viene dal bene e cosa dal male.
E’ interessante il rapporto di Gesù con i farisei. E’ sempre un rapporto dinamico. Quando Gesù incontra i farisei sappiamo che succederà qualcosa. Perchè? Perchè Gesù diceva loro sempre la verità.

Credo che ciascuno di noi si sia trovato nelle frasi che Gesù diceva ai farisei. Quando Gesù si rivolge a qualcuno nel Vangelo dobbiamo sentirlo come se lo avesse detto a noi. Vediamo come la Parola di Dio è fresca ed attuale.
Oggi, magari, sentirete il Vangelo e non vi dirà nulla. Lo risentirete fra un mese e qualcosa entrerà nel vostro cuore. Lo sentirete tra due anni e vedrete una cosa completamente diversa.
Perchè?
Perchè ci fa riflettere nella situazione in cui siamo attualmente.
Il Vangelo è Verità e la Verità non può essere cambiata.
Ma noi uomini cambiamo e il Signore ci da quello che dobbiamo sentire.

Forse il Vangelo di oggi non vi ha toccati. Oppure vi ha toccati profondamente. Forse non vi siete sentiti ipocriti. Oppure vi siete sentiti tali.
Quando la Parola di Dio ti tocca, taglia il tuo interiore, ti fa vedere il tuo peccato, significa che hai la coscienza sveglia. Sei vivo e vuoi cambiare.
Quando la Parola di Dio ti tocca e taglia il tuo cuore come se lo facesse un coltello vuol dire che Dio ti dona la possibilità di iniziare nuovamente. Di questo non dobbiamo avere paura.
Non dobbiamo temere quando ci sembra che il sacerdote stia predicando direttamente a noi. Questo và bene. Attraverso queste parole il Signore ti da una nuova opportunità. E come se ti avesse detto: “Iniziamo tutto da capo. Sono pronto a cancellare tutto quello che non era buono”.

Gesù definisce bene gli ipocriti.
Nel vocabolario biblico sta scritto: “Ipocriti sono coloro la cui condotta non è il riflesso dei pensieri e del cuore. Si distinguono le loro parole dalle loro opere. Si distingue ciò che pensano da ciò che dicono”.
Gesù li definisce ciechi. Volendo ingannare gli altri l’ipocrita inganna se stesso e diventa cieco nell’anima. L’ipocrita non è solo colui che mente, ma colui che inganna l’altro per guadagnare qualcosa basandosi sui suoi atti religiosi la cui intenzione non è sincera. L’ipocrita sembra lavorare per Dio, ma in realtà lavora per se stesso. Fanno tutto per farsi vedere dagli altri: elemosina, digiuno, preghiera.
Questa abitudine, in cui il cuore è staccato dalle labbra, è nascosta sotto il manto della falsità.

Nella sacra Scrittura vediamo tante volte che i farisei giustificano il loro comportamento citando persone della Bibbia.
Anche nel Vangelo di oggi è così. E’ facile giustificarsi con la Bibbia. E’ facile estrarre una frase dal contesto.
Isaia dice: “Questa generazione mi venera solo con le labbra e non con il cuore”.
Gesù dice: “Allesterno apparite giusti davanti alla gente, ma dentro siete pieni di ipocrisia”. L’ipocrita è come un attore: recita in tutte le situazioni. Ma Gesù li smaschera davanti agli altri facendo vedere il loro peccato.
L’ipocrita è sempre sulla via di diventare un ateo.

Credo che almeno una volta nella vita ciascuno di noi abbia sperimentato di essere consigliato da qualcuno che in realtà sta distaccato. Tali persone sembrano volerti bene, ma in verità non te ne vogliono. Loro vedono che stai sbagliando, ma ti lasciano fare. Vedono che vai sulla strada sbagliata, ma non te lo dicono. Non ti correggono. Attendono che tu sbagli e poi te lo rinfacciano per dirti che non và bene ciò che hai fatto. Fanno vedere che a loro dispiace, ma in realtà vogliono elevare il proprio ego. Si sentono superiori.
Si tratta di una malattia spirituale molto pericolosa.

Gli ipocriti sono coloro che criticano. Noi commentiamo sempre in modo negativo. Ma cerchiamo di offrire qualcosa di meglio. E’ facile distruggere, ma è un problema costruire.
Non puoi distruggere se non sei pronto ad aiutare affinchè l’altra persona cresca in maniera migliore.

Tante volte sentiamo dire: “In passato i tempi erano migliori”. E io cosa posso fare per star bene oggi? Quanto do di me stesso, affinchè le cose vadano meglio?
Quanto mi impegno per migliorare la vita quotidiana della mia famiglia? Ciascuno risponda nel proprio cuore.

Cari fratelli e sorelle, non permettiamo di essere sepolcri come dice Gesù. Nel sepolcro si mette la persona morta. La cosa peggiore è quando l’uomo muore prima della propria morte, quando è un morto spirituale che ha perso l’anima.
Preghiamo in questa santa Messa, affinchè il Signore ci liberi dal peccato. Se c’è qualcosa da distruggere in noi lasciamoLo fare. Permettiamo al Signore che agisca per diventare di nuovo la Sua Immagine.

Cari fratelli e sorelle, preghiamo affinchè le nostre labbra siano in conformità con il nostro cuore per poterLo annunciare con le nostre opere.

Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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