Omelie

Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 4 novembre 2020


Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro:
«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”.
Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace.
Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, il santo di oggi, san Carlo Borromeo, istruiva il clero e i fedeli. Egli diceva che bisogna camminare sulla via di santità senza portare scuse. Egli diceva: “Hai tutti i mezzi per superare i difetti”. Li elenca: la preghiera, il digiuno, i santi Sacramenti, la Bibbia.
Se guardiamo la spiritualità di Medjugorje vediamo che i mezzi che la Madonna ci ha dato, i sassi con cui possiamo vincere ogni Golia, sono proprio questi. In modo particolare la Madonna sottolinea la Sacra Scrittura, la santa Confessione, la vita sacramentale, il Rosario e il digiuno.
Sono tutte armi che Dio mette a nostra disposizione da usare per vincere i nostri nemici.

La cosa più semplice per l’uomo è adattarsi alla mentalità: “Io sono così. Nulla mi può cambiare”.
Ma se guardiamo le letture di oggi vediamo che la richiesta che Cristo fa ai Suoi è enorme. Supera le possibilità umane. “Se uno vuole essere Mio discepolo e ama di più suo padre, sua madre, sua moglie, i suoi figli, non è degno di Me”.
Ci sono varie traduzioni di questa frase. “Non può essere Mio discepolo colui che ha più amore verso qualcun altro”. “Chi ama più se stesso non può essere Mio discepolo”.
A questa descrizione di Gesù che ha preso in considerazione i rapporti familiari potremmo aggiungere, carriera, lavoro e tutto ciò che piace alle persone. Tutte queste cose sono buone e a nostra disposizione, ma la frase di Cristo “se ami di più qualcun altro o qualcosa non sei degno di Me” è decisiva. Mi mette davanti ad una scelta.

Chi è Gesù Cristo per me? Perchè dovrei amare di più Lui rispetto al resto? Perchè devo metterLo davanti alla mia famiglia e alla mia stessa vita?
I Vangeli ritornano a ciò che è essenziale.
I miei genitori possono indicarmi la via giusta secondo il loro parere, ma Cristo Stesso dice “Io sono la Via”. I miei genitori e gli amici possono dirmi cos’è la verità, ma Gesù dice “Io sono la Verità”. I miei genitori possono donarmi la vita e una vita buona in senso materiale, ma Cristo dice “Io sono la Vita”.
I miei genitori possono nutrirmi con parole buone, ma Cristo dice “Io sono il Pane di Vita. Chi mangia di questa Carne vivrà in eterno”. I miei genitori possono dire che questa vita è buona, ma Cristo dice “vivrai in eterno; Io sono venuto perchè coloro che Mi accettano abbiano la Vita eterna”. Il Figlio dell’uomo è venuto sulla terra per donare la Vita eterna.
I miei genitori possono istruirmi e sui libri posso scoprire cose buone, ma all’inizio del Vangelo di Giovanni leggiamo qualcosa di decisivo. Gesù ha detto: “Io sono venuto per rivelare il Padre. Chi ha visto Me ha visto il Padre”.

Gesù ha lasciato Se Stesso a noi come nutrimento. Ci ha dato la Sua Vita nel Sacrificio sulla croce. Egli ha detto: “Nessuno Mi toglie la Vita. Io La offro”. Per mezzo della Morte di Cristo è stata aperta all’uomo la porta del cielo. Lui ha tanto amato l’uomo da dargli tutto. Gli ha donato tutta l’eternità. In Lui abbiamo ogni benedizione. E’ l’alfa e l’omega.
Per questa ragione a Lui devo donare tutto, perchè Lui Stesso mi ha donato tutto.

San Paolo dice: “L’Amore di Cristo entra in me. E’ morto per tutti. E’ morto per me. Chi ci separerà dall’Amore di Dio? Nè la morte nè la vita nè ricchezze. Nulla. Non esiste forza che possa separarci dall’Amore di Dio manifestato in Cristo Signore”.

Quando Gesù nel Vangelo parla della costruzione della torre e della pianificazione della battaglia desidera dirci cosa manca a questo mondo. La società e le famiglie costruiscono la propria vita senza Colui che è la pietra angolare. Senza di Lui ogni edificio crolla.
Questa è la chiamata ad accettare Cristo. Lui è la pietra angolare.
In un altro brano Gesù dice che accogliendo la Sua Parola possiamo costruire la nostra vita.

La Sacra Scrittura ci mostra che siamo in battaglia sin dall’inizio, ma la parola di Cristo ci dice che colui che accoglie Gesù come Signore e lo ama sopra ogni cosa, nonostante tutti i limiti, vincerà la battaglia.
San Paolo ha detto che per lui era stata preparata la corona della vittoria, cioè la Vita eterna. Noi siamo su questa terra per conquistare la Vita eterna. Lo può fare solo colui che ama Cristo Signore e Lo mette al primo posto. Lo ama sopra ogni cosa, libero da tutto.
Coscienti che nella nostra vita spesso non è così chiediamo al Signore sinceramente di liberarci da questo male, affinchè il sacrificio ci riempia di forza nello spirito perchè Lui sia il “mio Signore e il mio Dio”.

Amen

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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