Angolo teologico

Angolo teologico (13)

Messaggi del 25 dicembre 2015 e 2 gennaio 2016

Messaggio a Marija del 25 dicembre  2015
“Cari figli! Anche oggi vi porto mio figlio Gesù tra le braccia e da esse vi do la Sua pace e la nostalgia del Cielo. Prego con voi per la pace e vi invito ad essere pace. Vi benedico tutti con la mia benedizione materna della pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.”

Commento teologico

Il messaggio si inserisce meravigliosamente nel mistero del santo Natale che abbiamo appena vissuto. In effetti la Vergine si presenta sotto una duplice luminosità: la prima riguarda la sua maternità divina, che abbiamo celebrato il primo gennaio, in quanto Ella afferma: “porto mio Figlio Gesù tra le braccia “.Questa frase è la piena manifestazione del suo essere veramente la Madre del Salvatore. E con Gesù Maria offre la pace quale caratteristica tipica della missione redentrice del Figlio, la pace che deve ristabilirsi tra la terra e il cielo, tra l’umanità e la divinità. Proprio da quel Bambino, che si adagia tra le sue braccia materne scaturisce la fonte della vera pace in quanto ci invita a guardare al cielo, ad avere “la nostalgia del cielo”, in modo che non siamo più schiacciati dalla pesantezza della materialità ma sappiamo camminare e vivere sulla terra con l’animo orientato alla dimensione spirituale, all’innalzamento verso la dimora santa di Dio dove risiedono la vera pace e la felicità perenne. Come è necessario che noi creature umane eleviamo il nostro spirito verso l’alto, non per distaccarci dalla terra ed estraniarci dalle vicende umane, ma al contrario per poter trasformare le vicissitudini terrene alle volte così amare e angosciose in momenti di grazia e di santificazione, vivendole nella unione di amore con Dio, cioè nella pace anzitutto con Dio, poi con noi stessi, con la famiglia e i fratelli che condividono le medesime situazioni sulle strade del mondo.

Se guardassimo più al cielo, anche la terra sarebbe più bella e amabile.

In seconda battuta la Vergine pone in rilievo l’importanza della pace, non solo nella sfera sociale e politica, ma anche la pace delle coscienze, le quali devono sapere riscoprire la bellezza e la vitale necessità di impostare la vita non sull’egoismo e sulle lotte fratricide, ma nella condivisione amorevole e fruttuosa dei molteplici doni che arricchiscono noi stessi e gli altri se li sappiamo trasmettere e conservare l’impegno di collaborazione e costruzione per una umanità più sana giusta e santamente cristiana. Per questa ragione la Vergine“benedice tutti noi” con un particolare atteggiamento materno riferito alla pace, affinché possa trionfare sulla cattiveria e la dissolutezza immorale, distruttrice dei valori salutari e buoni.

Accogliamo fiduciosi la sua benedizione e conserviamola nel nostro cuore per essere anche noi portatori di pace, anzi Ella ci invita “ad essere pace “. Ciò significa che il nostro modo di essere, di pensare, di agire, di comportarci deve identificarsi con atteggiamenti di pace sempre e ovunque. La pace, come la abbiamo intesa, dovrebbe essere il distintivo e la caratteristica propria di ogni cristiano, quasi facendo una sola cosa, una sola identità tra il cristiano e la pace. Ciò vale anzitutto nel nostro ambiente quotidiano, la famiglia, la scuola, il lavoro, il divertimento, la preghiera comunitaria, dove dovremmo essere segno e raggio di luce sul mondo così tumultuoso di rumori di guerra. Che la Vergine ci aiuti con il suo materno soccorso a vivere i suoi luminosi messaggi da docili figli e apostoli della pace portata dal Figlio Gesù.

Messaggio a Mirjana del 2 gennaio 2016
“Cari figli, come Madre sono felice di essere in mezzo a voi, perché desidero parlarvi nuovamente delle parole di mio Figlio e del suo amore. Spero che mi accoglierete col cuore, perché le parole di mio Figlio ed il suo amore sono l’unica luce e speranza nella tenebra del momento attuale. Questa è l’unica verità e voi, che la accoglierete e la vivrete, avrete cuori puri e umili. Mio Figlio ama i puri e gli umili. I cuori puri ed umili ridanno vita alle parole di mio Figlio: le vivono, le diffondono e fanno in modo che tutti le odano. Le parole di mio Figlio ridanno la vita a coloro che le ascoltano, le parole di mio Figlio riportano l’amore e la speranza. Perciò, miei cari apostoli, figli miei, vivete le parole di mio Figlio. Amatevi come lui vi ha amato. Amatevi nel suo nome e in memoria di lui. La Chiesa progredisce e cresce grazie a coloro che ascoltano le parole di mio Figlio, grazie a coloro che amano, grazie a coloro che patiscono e soffrono in silenzio e nella speranza della redenzione definitiva. Perciò, miei cari figli, le parole di mio Figlio ed il suo amore siano il primo e l’ultimo pensiero della vostra giornata. Vi ringrazio!”

Commento teologico

Il messaggio molto ricco e luminoso apre orizzonti di grande valore spirituale richiamando la nostra attenzione su alcuni elementi basilari, tra cui spicca anzitutto il valore delle “parole del Figlio suo “. Vediamo i risvolti più significativi.

1. La Vergine manifesta il desiderio di parlarci della importanza essenziale delle parole del Figlio suo. Assieme ad esse Ella aggiunge un altro aspetto vitale: l’amore che il Figlio riversa su di noi. Ciò significa che le parole di Gesù rivolte alle creature umane non sono parole astratte e vuote ma sono cariche del suo amore, cioè portano con sé un intenso benefico calore, un soffio di vitalità e di interiore consolazione. Pertanto non solo risuonano alle orecchie o raggiungono la nostra intelligenza, ma penetrano nel cuore e fanno percepire il palpito della vita che esplode da quelle parole luminose. Questa duplice componente, luce e calore, mente e cuore, intelligenza e volontà, ci dona la consapevolezza che le parole, contenute nel vangelo e in tutta la divina rivelazione, costituiscono il punto centrale da cui scaturisce l’orientamento più giusto e vero per irrorare la nostra vita di serenità, di bontà, di autenticità e fecondità di bene. Da qui l’invito di sapere accogliere e amare le parole che ascoltiamo incessantemente nella voce della Chiesa soprattutto nella divina liturgia, ma anche negli incontri di lettura biblica e di meditazione personale o comunitaria sulla sacra Scrittura. Ogni volta che si ascolta con attenzione, il nostro animo si deve infiammare di un forte slancio interiore per fare nostre quelle parole salutari, calarle in tutto il nostro essere e viverle quotidianamente. Esse sono il vero nutrimento che ci consente di crescere e di innamorarci sempre più della verità e della bontà che si effondono in noi e si diffondono nel mondo intero.

2. Un secondo aspetto interessante e direi di indispensabile valore sta nella affermazione della Vergine che “le parole di mio Figlio ed il suo amore sono l’unica luce di speranza nelle tenebre del momento attuale “. Una dichiarazione questa che apre un vasto fascio di luce nel mondo odierno, in cui dilaga molta confusione, disorientamento, oscurità, dubbi, incertezze proprio in riferimento alle verità della fede. Molti le negano o le mettono in ridicolo, altri le oltraggiano o le confondono con la menzogna, altri ancora sono indifferenti o si lasciano andare dietro parole o visioni false e lusinghiere. L’umanità in effetti, come anche numerosi cristiani, si trovano smarriti come un viandante in mezzo a una fitta nebbia. Da qui si capiscono l’importanza e l’urgenza di queste dichiarazioni mariane che intendono riportare luce tra le tenebre, certezza tra dubbi, chiarezza nella confusione. Perciò non possiamo non valorizzarle giustamente e farle nostre. Ce lo dice la Vergine stessa: “questa è l’unica verità e voi, che la accoglierete e le vivrete, avrete cuori puri e umili “. Viene ribadita l’unica verità, quella contenuta nelle parole di Gesù; le altre parole oggi così rumorose disordinate e sconclusionate non devono prendere il sopravvento. Resta saldo e luminoso il faro della luce vera che illumina ogni uomo e verso la quale dobbiamo rivolgere lo sguardo per ritrovare la retta via e il giusto senso delle cose. Come è necessario assecondare le raccomandazioni della Vergine Maria! Altrimenti perdiamo la bussola e possiamo smarrirci in strade tortuose e rovinose.

3. Maria si rivolge a chi accoglie le parole del Figlio: “avrete cuori puri e umili”.Sono due aggettivi ben precisi : i cuori puri sono le persone che ascoltano le parole di Gesù senza mischiarle con altre parole o altri pensieri, ma intente unicamente e semplicemente a quelle parole di vita; i cuori umili sono le persone che accettano la parola di Dio così come essa si presenta in tutta la sua veridicità e ampiezza, non la accorciano né la allungano, non la allargano né la stringono in conformità ai propri sentimenti o ai propri comodi, ma docilmente la assecondano e la conservano nel cuore e la mettono in pratica coerentemente. Facile subentra la tentazione di adattare le parole di Gesù ai nostri gusti e interessi, impoverendole o peggio ancora infangandole con i ragionamenti terreni, adeguandole alle circostanze o alle prospettive umane. Esse vanno totalmente prese così come sono, non come vorremmo che fossero a nostro piacimento. Occorre trasparenza purezza e umiltà per rispettare le parole di Gesù come sono dette da lui e riportate dalla Sacra Scrittura.

4. Un’ultima osservazione, non di inferiore valore, viene messa in rilievo quando la Vergine sostiene con vigore: “le parole di mio Figlio danno vita a coloro che le ascoltano, le parole di mio Figlio riportano l’amore e la speranza”. Tale affermazione fa capire che le parole di Gesù sono vita piena in sé stesse, contengono un soffio vitale, una energia interna in modo che l’ascoltatore ne venga irrorato, rigenerato, guarito, rinnovato nel corpo e nell’animo. Egli ritrova lo slancio di andare amare sperare anche nei momenti più difficili sia nelle prove fisiche di malattia o di malessere sia nelle prove spirituali di crisi o di scoraggiamento. Noi non ci rendiamo conto, ma ciò è verità sacrosanta. Abbiamo in noi, in tutto il nostro essere la forza di vita e di verità e di amore per trovare la soluzione migliore nei problemi di ogni giorno. Le parole del Figlio sono il farmaco per le nostre infermità, la chiarezza per i nostri dubbi.

Che cosa di più prezioso e salutare sotto tutti i punti di vista sulla terra e nella eternità? Forse non ce ne rendiamo conto. Perché non sappiamo avvalercene?

La chiesa stessa “progredisce e cresce grazie a coloro che ascoltano le parole di mio Figlio, grazie a coloro che amano, grazie a coloro che patiscono in silenzio e nella speranza della redenzione definitiva “. Da questa dichiarazione segue l’effetto benefico che per diffondere la pace l’amore la giustizia e la verità salvifica non occorre fare grandi cose o azioni chiassose ma semplicemente e umilmente vivere ogni situazione quotidiana sotto il flusso propizio delle parole di Gesù. Per questo motivo viene la raccomandazione della Madre celeste: “miei cari figli, le parole di mio Figlio ed il suo amore siano il primo e l’ultimo pensiero della vostra giornata “. Niente di più bello e buono.

. o Vergine Maria, noi accogliamo il tuo invito e lo mettiamo in pratica. Tu donaci il tuo abbraccio materno e la tua santa benedizione. Uniti insieme, noi a te e tu con noi, potremo compiere meraviglie per la diffusione del Vangelo di tuo Figlio sulla faccia della terra. Amen

don Renzo Lavatori

Don RENZO LAVATORI, laureato in teologia e filosofia, membro della Pontificia Accademia di Teologia, docente di Teologia Dogmatica presso la Pontificia Università Urbaniana e altre Università ecclesiastiche di Roma. Conosciuto per numerose pubblicazioni sui temi fondamentali della fede e per le sue trasmissioni mensili a Radio Maria. Tra le sue opere in particolare: Gli angeli. Storia e pensiero, Marietti, Genova 1991; Milano 2000.2003; Satana un caso serio. Saggio di demonologia cristiana, EDB, Bologna 1996; Gli Angeli, Newton-Compton, Roma 1996; Il diavolo tra fede e ragione, EDB, Bologna 2001; Antologia diabolica, UTET, Torino, 2008.


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