Video-Letture Angolo Teologico

Video-lettura (35): Messaggio a Mirjana del 2/2/2017 –  Figli e apostoli dell’amore di Maria

La trentaduesima puntata della rubrica “Contemplando Maria” condotta da Rita Sberna in collaborazione con don Renzo Lavatori sul canale YouTube “Cristiani today” (18 ottobre 2023)


Messaggio a Mirjana del 2 febbraio 2017 
“Cari figli voi che cercate di presentare a mio Figlio ogni giorno della vostra vita, voi che provate a vivere con Lui, voi che pregate e vi sacrificate, voi siete la speranza in questo mondo inquieto. Voi siete i raggi della luce di mio Figlio, un Vangelo vivente, e siete i miei cari apostoli dell’amore. Mio Figlio è con voi. Egli è con coloro che pensano a Lui, che pregano. Allo stesso modo, però, Egli aspetta pazientemente quelli che non lo conoscono. Perciò voi, apostoli del mio amore, pregate col cuore e mostrate con le opere l’amore di mio Figlio. Questa è l’unica speranza per voi, ed anche la sola via verso la vita eterna. Io, come Madre, io sono qui con voi. Le vostre preghiere rivolte a me sono per me le più belle rose d’amore. Non posso non essere là dove sento profumo di rose. C’è speranza! Vi ringrazio”.


 Figli e apostoli dell’amore di Maria

Il messaggio si presenta come un quadro bellissimo diviso in due immagini: la prima disegna la figura lucente dei suoi figli; la seconda delinea le caratteristiche dei suoi apostoli.

1.Pennellate di amore per i suoi figli. Come una cascata di acqua zampillante si presentano le parole della Vergine che dipingono la figura splendente dei suoi figli fedeli: “voi che cercate di presentare a mio Figlio ogni giorno della vostra vita, voi che provate a vivere con Lui”. Queste sono le prime due pennellate che mostrano l’attitudine di offrire ogni giornata a suo Figlio quale Signore e Redentore, fonte di vita e di amore. Ella vede tutti noi come coloro che amano suo Figlio sopra tutte le cose e intessono le circostanze di ogni giorno nella totale fedeltà a Gesù, quali figli legati vitalmente e costantemente al proprio Figlio. In ciascuno di noi Ella scopre i lineamenti stupendi di quell’unico bellissimo Figlio, il Cristo. Per questa ragione la nostra vita non è altro che una vita vissuta in sintonia e in comunione strettissima con suo Figlio. Ciò comporta la nostra disponibilità a comportarci da veri figli verso di Lei come ha fatto Gesù, di ascoltare i suoi insegnamenti, di imitare le sue virtù e di renderci dediti alla divina Volontà, come lei, ripetendo il nostro sì pieno ogni volta che dobbiamo affrontare situazioni difficili e drammatiche. Poi la Vergine aggiunge: “voi che pregate e vi sacrificate”, altre due pennellate piuttosto impegnative in quanto ci configurano come persone di preghiera e di sacrificio. Ma lo siamo realmente? Si ha l’impressione che questa volta Maria abbia un po’ esagerato evidenziando le buone qualità dei suoi figli, i quali invece spesso sfuggono alla preghiera e al sacrificio. Ma grande è il suo amore di Madre che ci vede più bravi e buoni di come siamo realmente. Quale grande tenerezza materna!!

Ancora insiste: “voi siete la speranza in questo mondo inquieto”. Una quinta pennellata, nella quale appare la nobiltà e grandezza del nostro essere figli suoi, in quanto siamo la speranza, cioè rappresentiamo uno squarcio di luce e di vita in questo mondo perverso e tenebroso, come fossimo un’àncora di approdo e di sicurezza per tante creature umane dolenti e sconvolte, angosciate e terrorizzate. Anche questo aspetto non è di poco conto e dovremmo tenerlo presente, per evitare di assuefarci alla mentalità mondana e terrena, ma per risplendere come vive fiaccole che offrono conforto, accoglienza e orientamento ai nostri fratelli più bisognosi e smarriti. In tale contesto continua la Vergine: “voi siete la luce di mio Figlio, un Vangelo vivente”. In effetti la vera Luce che illumina ogni uomo è Lui, il Cristo, il Verbo incarnato, la Parola di vita. Noi ne siamo illuminati e, a nostra volta, rifrangiamo tale luminosità sulla faccia della terra, affinché la luce di Cristo possa raggiungere tutti gli uomini di tutti i luoghi e di tutti i tempi. Una visione strabiliante ma impegnativa! Questa luce della divina Parola deve incarnarsi nelle nostre persone per diventare “un vangelo vivente”. Non basta emettere ogni tanto qualche sprazzo di luce, ma tutta la nostra esistenza deve riflettere in ogni momento e in ogni luogo la sua Luce infinita di verità e di amore. Ma come possiamo svolgere un così arduo compito? La Madonna ci conforta: “mio Figlio è con voi. Egli è con coloro che pensano a Lui, che pregano”. Non siamo mai soli e abbandonati alle nostre deboli forze, ma Lui, il Figlio di Maria, ci sta accanto e ci sorregge, ci illumina e ci rafforza. Non dobbiamo aver paura di nulla. Occorre soltanto convincerci con estrema fiducia che Egli veramente e concretamente non solo sta con noi ma è in noi ed effonde con larghezza e generosità il suo Santo Spirito nei nostri cuori e nelle nostre menti, in tutto il nostro essere, anima e corpo. Restiamo avvinti a Lui e troveremo sempre le risorse per vivere in conformità alla sua Parola, in modo da non spegnere mai quella sua Luce che risplende in noi e attraverso di noi sul mondo.

2. Gli apostoli dell’amore. La seconda icona riguarda la missione a cui la Vergine chiama i suoi figli: “siete i miei cari apostoli dell’amore”. Non basta vivere da figli amorevoli e docili, occorre anche compiere una missione molto importante per i tempi che viviamo. In mezzo ad un mondo che non riconosce Gesù o non lo ama o lo rifiuta ostilmente, noi siamo scelti per far conoscere e diffondere l’amore di Cristo per la salvezza di tutte le creature umane. Infatti dice la Vergine: “Egli aspetta pazientemente quelli che non lo conoscono”. Da una parte Ella constata con amarezza che molti non sono ancora giunti a conoscere e ad amare suo Figlio, molti altri, pur conoscendolo in quanto cristiani, non hanno verso di Lui una fede profonda e sincera ma sono stati risucchiati dal paganesimo imperante, dall’altra parte incita appositamente i suoi figli ad essere apostoli, cioè ambasciatori e testimoni credibili di un tale infinito amore di suo Figlio per gli uomini. Certamente si tratta di una meritevole e nobile missione ma non troppo facile proprio in ragione che noi stessi non siamo sempre fiduciosi e innamorati di Gesù, l’unico perfetto Salvatore dell’umanità. Abbiamo sempre bisogno di rinnovare il nostro slancio, ravvivare la nostra fede, superare la nostra pigrizia e indifferenza. Maria ci indica la strada da percorrere non con tante chiacchiere o azioni vuote e insignificanti, ma con la preghiera del cuore e con le opere di misericordia. Si tratta della regola classica del monachesimo benedettino, valida ancor oggi per ogni cristiano: “ora et labora”, prega e agisci. Sono questi i due assi portanti per svolgere ogni funzione che voglia giungere efficacemente nell’animo dei fratelli: l’unione con Dio attraverso la preghiera fervente e le opere buone di benevolenza verso i più bisognosi, non solo a livello materiale per offrire il cibo o la bevanda o il vestito o l’alloggio o qualsiasi altro servizio di assistenza, ma soprattutto per donare loro e farglielo sentire l’afflato di amore e di compassione, di conforto e di fede, il sostegno vigoroso della grazia divina. Allora veramente la nostra testimonianza sarà feconda portando le persone a conoscere e ad amare Gesù salvatore.

Conclude con forza la Vergine Maria: “questa è l’unica speranza per voi, ed anche la sola via verso la vita eterna”. Non vi è altra certezza per giungere alla beatitudine eterna per noi e per coloro che abbiamo aiutato e servito. Lei, la Madre nostra, ci accompagna: “io, come Madre, sono qui con voi”. Ci assiste, ci guida, ci conduce sulle vie del mondo per portare ovunque suo Figlio e mostrarlo a tutti. Non resta altro che intensificare le preghiere ogni giorno, ogni momento, perché diventano “le più belle rose d’amore”. E proprio queste rose profumate e rigogliose attirano la grazia e la presenza vigile e attenta della Madre amorevole: “non posso non essere là dove sento profumo di rose”. Che dolcezza e soavità sapere che ogni preghiera rivolta a Maria si trasforma in un fiore bello come la rosa, simbolo di Maria stessa e fiore da Lei preferito.

Madonna della rosa, Madre amorosa, accoglici come i fiori più belli e graditi al tuo Immacolato Cuore. Non considerare le nostre debolezze, ma guarda l’ardente amore che ci unisce a te quali figli diletti a somiglianza del tuo Figlio, il Fiore purissimo sorto dal tuo grembo verginale con l’intervento dello Spirito Santo, il divino Amore, che ti ha adombrato e ha fatto di te la sua Sposa castissima, la sua Icona splendente, la Madonna del Divino Amore. A te consegniamo tutti noi stessi, per essere avvolti dal tuo manto materno e condotti alla beatitudine nell’infinito Amore del paradiso, dove regni Regina accanto al tuo Figlio, al Padre e allo Spirito Santo. Amen


Commento teologico tratto dal libro “Medjugorje. Il Cantico dell’Amore” di don Renzo Lavatori
Commento teologico ai messaggi mariani negli anni 2015 – 2019 – Edizioni Sant’Antonio


Fonte: Canale YouTube “Cristiani Today” di Rita Sberna – puntata del 18/10/2023

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