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Dormizione e Assunzione di Maria

L’uso del termine “dormizione” (in latino dormitio) deriva dalla dottrina, sostenuta da gran parte dei teologi, che Maria non sarebbe veramente morta, ma sarebbe soltanto caduta in un sonno profondo, dopodiché sarebbe stata assunta in cielo.

In realtà l’idea che Dormizione e Assunzione siano la stessa cosa non è corretta; dal punto di vista temporale invece le due ricorrenze liturgiche coincidono. Infatti, la Dormizione di Maria si festeggia il 15 agosto con tale denominazione nella Chiesa ortodossa e tradizionalmente nella Chiesa cattolica di rito bizantino, mentre, secondo il calendario liturgico cattolico di rito romano in quel giorno si celebra l’Assunzione. Alcune Chiese facenti capo alla tradizione orientale tuttora usano il calendario giuliano come proprio calendario liturgico e questo comporta che la data è, secondo il calendario gregoriano, posticipata al 28 agosto.[5].

La Chiesa cattolica e quella ortodossa affermano la dottrina dell’Assunzione (che la Chiesa cattolica ha anche definito dogmaticamente nel 1950). I quattro dogmi mariani, per la Chiesa cattolica, sono strettamente collegati tra loro e non è possibile rifiutarne uno senza rifiutare necessariamente anche gli altri. Fermo restando questo principio cattolico, nell’ambito della mariologia cattolica si confrontano due ipotesi teologiche:

essendo la morte frutto del peccato originale, ed essendo Maria stata preservata fin dal suo concepimento dal peccato (Immacolata Concezione), ella non è morta;
essendo stata Maria preservata dal peccato originale per i meriti di Cristo (in altre parole, a Maria sono stati applicati in anticipo i frutti della redenzione), ed essendo Maria la prima redenta da suo Figlio, ella segue il Figlio anche nella morte ma, come per il Figlio, il suo corpo viene preservato dalla corruzione.

Aracoeli: esposizione della Dormitio Virginis
La Costituzione apostolica Munificentissimus Deus, di papa Pio XII, si limita a proclamare in modo irrevocabile il dogma dell’Assunzione senza specificare se la Madonna sia morta o meno.

Icona ortodossa della Dormitio Virginis, con il Cristo che raccoglie l’anima di Maria
A tale proposito testualmente si riproducono di seguito le parole della detta Costituzione che proclamano il dogma: “l’immacolata Madre di Dio sempre vergine Maria, terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo.” La detta Costituzione si limita ad affermare: “terminato il corso della vita terrena” in qualunque modo ciò sia avvenuto, ossia con la morte o senza la morte della Madonna. Tuttavia va rimarcato che nella stessa Costituzione apostolica, Papa Pio XII fa continuo riferimento alla morte di Maria come una credenza universale dei fedeli, della liturgia, dei Padri della Chiesa, dei teologi e dell’iconografia cattolica.

Secondo una tradizione, la dormizione sarebbe avvenuta a Gerusalemme circa un anno dopo la morte di Gesù (quindi probabilmente nel 34); gli apostoli avrebbero quindi sepolto Maria, trovando in seguito il sepolcro vuoto. A ricordo di questi fatti sorgono oggi a Gerusalemme due chiese: quella della Dormizione, sul monte Sion, sul luogo dove sarebbe avvenuto il trapasso, e quella della Tomba di Maria, nella valle del Cedron a pochi passi dalla Basilica francescana dell’Agonia del Getsemani e nello stesso complesso della “grotta del tradimento”, dove sarebbe avvenuta la sepoltura.

Un’altra tradizione sostiene invece che Maria sarebbe vissuta ancora per molti anni dopo la morte di Gesù, e che la dormizione sarebbe avvenuta ad Efeso, dove ella si era trasferita seguendo l’apostolo Giovanni (al quale Gesù morente l’aveva affidata).

Fonte: Wikipedia

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