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Gli auguri Pasquali del parroco di Medjugorje, p. Marinko Šakota – 11 aprile 2020

Cari fratelli e sorelle, parrocchiani, pellegrini, cari amici di Medjugorje che nel mondo intero siete in comunione con la Madonna, con ciò che Lei ci dice, che vi siete aperti a Lei e alle Sue chiamate, chiamate alla pace ed alla  preghiera, vi saluto tutti col cuore e desidero condividere con voi alcuni pensieri.

La Quaresima è passata, la Pasqua sta arrivando. Questo è per tutti noi un invito a vivere dentro di  noi la Pasqua, che in quest’anno è particolare. È  in questo tempo dell’epidemia di coronavirus, in cui siamo rimasti senza Eucaristia, senza preghiera comune, senza il sacramento della confessione, è proprio in questo tempo, il tempo del silenzio, il tempo in cui siamo immersi  in noi stessi, il tempo in cui permettiamo al Signore di trasformarci.

Questo è il tempo della preghiera  in cui la Madre vuole che ci apriamo a Dio come la natura si apre al sole, al calore solare, vuole che nella preghiera ci apriamo all’Amore a Dio, per permetterGli di parlare al nostro cuore, per permettere ai raggi del Suo amore di toccare il nostro essere affinché dentro di esso avvenga  la trasformazione. Quindi la Madonna, la cara Madre, vuole che ciò accada in noi e ci chiama: Ritornate a Gesù, ritornate!

Ritornate alla preghiera e al digiuno! Rivolgete il vostro sguardo e il vostro cuore a Dio, aprite il vostro cuore all’amore di Dio e tralasciate tutto ciò che vi allontana da Dio, dalla preghiera. Tralasciate, abbandonate e ritornate a Dio come quel figlio prodigo è  ritornato al padre.

Ecco, questo tempo in cui  ci troviamo ora è il tempo in cui si trovava  quel figlio prodigo, il tempo del silenzio, il tempo in cui rientriamo in noi stessi, meditiamo, riflettiamo, guardiamo dove abbiamo sbagliato fin’ora, in che cosa ci siamo allontanati da Gesù, quando ci siamo allontanati dalla preghiera, dal digiuno, dalla parola di Dio, dai membri della nostra famiglia, dai veri valori. Ecco, questo è quel tempo, il tempo in cui ritorno, mi rivolgo di nuovo al Signore ed alla preghiera. L’ esempio per noi in tutto questo, cari amici, è Maria. Lei è la persona che si apre al Signore, che  Gli permette di parlarLe. “Eccomi, Signore, sia fatta di me secondo la tua parola.” Questo  significa permettere, aprire il cuore e tutto questo in Lei avviene nel silenzio. Quando l’angelo Le parlò, Maria entrò nella Sua interiorità, nelle profondità del suo cuore, rimase in silenzio. Serbava tutti gli eventi, li meditava nel suo cuore, sempre nell’interiorità, di nuovo in silenzio.

Cari amici, possiamo comprendere questa situazione in due modi. Possiamo intenderla come qualcosa che ci è stato imposto, che è così, che non volevamo. Possiamo lamentarci, perché non abbiamo l’opportunità per la Santa Messa, per l’ Adorazione, per il Sacramento della confessione, non abbiamo alcuna possibilità di uscire … Ci ricorda ciò che fecero gli israeliti nel deserto quando lasciarono l’Egitto, quando dissero: “Non abbiamo nient’altro che questo miserabile cibo, questa manna e ci siamo nauseati di questo cibo. Non abbiamo nient’altro che questo. ” Dunque quello che abbiamo è nulla. Loro vedono solo ciò che non hanno. Allo stesso modo, anche noi ora possiamo rivolgere lo sguardo verso ciò che non abbiamo,  che ci manca, ciò che non possiamo fare.

L’altra possibilità è  trasformare questo tempo imposto in qualcosa di buono. Abbiamo la possibilità  di scegliere e dire: “Voglio prendere questo tempo ora come un tempo di grazia, come un tempo che mi è donato per la trasformazione interiore, per l’apertura del mio cuore al Signore, come un tempo in cui mi calmerò, mi fermerò, un tempo che mi aiuterà a non aver fretta, a non correre, per rendermi conto che ho tempo per la  preghiera, per la parola di Dio, per i miei familiari ”.

Ecco, cari amici, è Pasqua! Viviamola come una vera Pasqua.

La Risurrezione di Gesù è avvenuta nel silenzio, è avvenuta, e nessuno l’ha visto. Ecco, anche noi siamo nel silenzio della nostra stanza e della nostra casa. Gesù desidera  che la Pasqua avvenga in noi adesso e qui, e avverrà se usciremo dal sepolcro in cui forse ci troviamo, dal sepolcro dei pensieri negativi, dal sepolcro dei sentimenti negativi  verso alcune persone e quando inizieremo a desiderare il bene per gli altri.

Allo stesso modo, quando decidiamo di perdonare, quando iniziamo a pregare per aver amore per una persona che non amiamo, che non sopportiamo, che non ci piace, che ci ha ferito, quando iniziamo a pregare per aver amore nel nostro cuore per quella persona, questo è l’uscita dal sepolcro.

Quando decidiamo di vedere ciò che è buono, ciò che ci è donato, ciò che ci circonda, di vedere le creature di Dio nella natura, quando scegliamo di vedere quanto ci è stato donato, è qui che avviene l’uscita  dal sepolcro. La Resurrezione! La vita nuova!

Ecco, cari amici, ve lo auguro con tutto il mio cuore!

Buona e benedetta Pasqua!

Fonti: Parrocchia di Medjugorje

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