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« Dormizione » della BV Maria » – La Casa della BV Maria ad Efeso

La Dormizione della BV Maria

Nel Cristianesimo, viene chiamato dormizione (dal latino dormitio) il trapasso di Maria, madre di Gesù.

La parola latina dormitio significa sonno, ma negli autori ecclesiastici è unicamente usata col significato di morte. Similmente, nelle Chiese orientali Dormizione della Vergine significa unicamente morte di Maria Vergine, mentre Assunzione nella lingua italiana è sinonimo di elevazione al cielo, con l’anima e con il corpo.

L’uso del termine “dormizione” deriva dalla dottrina, sostenuta da gran parte dei teologi, che Maria non sarebbe veramente morta, ma sarebbe soltanto caduta in un sonno profondo, dopodiché sarebbe stata assunta in cielo.

In realtà l’idea che Dormizione e Assunzione siano la stessa cosa non è corretta; dal punto di vista temporale invece le due ricorrenze liturgiche coincidono. Infatti, la Dormizione di Maria si festeggia il 15 agosto con tale denominazione nella Chiesa ortodossa e tradizionalmente nella Chiesa cattolica di rito bizantino, mentre, secondo il calendario liturgico cattolico di rito romano in quel giorno si celebra l’Assunzione.

Secondo una prima tradizione, la dormizione sarebbe avvenuta a Gerusalemme circa un anno dopo la morte di Gesù (quindi probabilmente nel 34); gli apostoli avrebbero quindi sepolto Maria, trovando in seguito il sepolcro vuoto.

Secondo un’altra tradizione Maria visse a Meryem Ana, nei pressi di Efeso, che è ritenuta da molti la sua ultima dimora e probabilmente il luogo della sua ‘Dormizione’ ed ‘Assunzione’, insieme all’apostolo Giovanni.

Meryem Ana Evi, che significa ‘la Casa della Vergine Maria’, si trova in cima alla ‘Collina dell’Usignolo’ (Bülbül Dag), sulle pendici del monte Solmisso, a solo circa 6 kilometri da Efeso (Turchia).

Secondo una tradizione che risale al II secolo, in questa casa visse Maria con l’apostolo San Giovanni per alcuni anni, a partire dall’anno 44 circa.
di questa casa, fino alla fine del XIX secolo, non ce n’era nessuna traccia fino a che nel 1891 non ne furono scoperte le fondamenta dal padre lazzarista Julien Gouyet sulla base delle visioni della mistica tedesca Anna Katharina Emmerick (1774-1824), (trascritte dal poeta Clemens Brentano nel libro ‘Vita della Santa Vergine Maria’2), beatificata da Giovanni Paolo II nel 2004. La mistica diede una descrizione esatta del posto dove si travava la casa pur non essendoci mai stata, a partire dal quale Brentano riuscì anche a farne un disegno che aiutò alla localizzazione del luogo.
La casa era quadrata, di pietra, ad un solo piano, col tetto piatto ed il focolare al centro, la parte posteriore circolare e le finestre molto sollevate dal suolo. Dalla vetta del monte dietro la casa si poteva vedere il mare. A destra e a sinistra del focolare si accedeva nella parte posteriore della casa, dove c’erano l’oratorio e alcune piccole stanzette. Nelle piccole stanzette laterali dormivano l’ancella di Maria e le donne che talvolta venivano a visitarla. Le pareti erano ricoperte di vimini intrecciati che terminavano superiormente in forma di volta.

Dopo la scoperta della casa papa Leone XIII (1878-1903) si pronunció positivamente sulla dimora efesina di Maria, includendola come possibile luogo della dormizione. Cominciarono i pellegrinaggi, e già più recentemente la visitarono Paolo VI, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.

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