Omelie

Omelia della Santa Messa – Medjugorje, 29 novembre 2020


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare.
Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati.
Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, credo che il Vangelo della prima domenica di Avvento ci offra uno sguardo diverso sul tempo di grazia e di attesa del Signore.
E’ uno sguardo che si differenzia dalla realtà del mondo in cui viviamo.

Se ci guardiamo attorno vediamo che siamo abbagliati da tante luci di Natale. Sono cose molto attraenti e vogliono creare un falso calore al nostro cuore.
Ci sorprende l’invito di Gesù a vegliare che abbiamo appena sentito nel Vangelo.
Come si può vegliare quando si è circondati da tante luci e da tanti canti?

Gesù racconta una storia breve, ma molto significativa. Si parla di un padrone che deve allontanarsi da casa e lascia i suoi averi ai servi fino al suo ritorno. Si tratta di un evento insolito. Ai servi, che di solito devono solamente obbedire ed eseguire, viene offerta la possibilità di essere amministratori dei beni del proprio padrone. Lui lascia loro tutto e se ne và, ma non comunica loro il momento del suo ritorno. Per questa ragione li invita a vegliare.
Egli lascia loro anche la libertà. Essi possono amministrare in modo corretto e rimanere in pace oppure sperperare i beni. Lascia a loro la decisione.

Fratelli e sorelle, questa immagine ci fa riflettere su certi eventi della nostra vita. Alcuni di essi ci sorprendono e non ci trovano pronti.
A volte riceviamo una chiamata da qualche amico che vuole venire a trovarci a casa. E’ vicino e vuole aprofittare dell’occasione, perchè da tanto tempo non ci incontriamo. Come posso dire di no anche se la mia casa non è in ordine e non posso accogliere l’ospite come vorrei? Allora faccio in fretta e furia ordine per rendere la casa migliore per accogliere l’ospite anche se non posso farlo come vorrei.

Questi esempi possono esserci d’aiuto per capire l’invito a vegliare. Si tratta di uno degli inviti principali che ci vengono fatti per prepararci al Natale del Signore.
La Chiesa ci vuole far ricordare la prima venuta di Cristo a Betlemme e ci vuole preparare per la Sua seconda venuta. Per questo ci ripete continuamente l’invito a vegliare per essere pronti per la Sua venuta. Questo per risvegliarci dal sonno spirituale e dalla pigrizia in cui spesso cadiamo e per spronarci ad operare attivamente.
Vegliare non significa non dormire. Non significa tenere sempre gli occhi aperti. Questo è fisicamente impossibile.
Vegliare significa avere gli occhi dell’anima aperti. Vegliare significa stare nella pace. Nulla disturba queste persone e possono dormire in pace.

Fratelli e sorelle, abbiamo capito che vegliare a livello spirituale significa vivere con Gesù Cristo e come Lui ci ha insegnato. Significa vivere secondo i Comandamenti del Signore.Non vuol dire rimanere seduti e attendere la venuta del Signore, bensì operare in modo attivo nella società in cui viviamo tenendo lo sguardo ben fisso in alto.
Viviamo in modo da poterci svegliare la mattina e poter guardare Dio senza alcuna paura.

Fratelli e sorelle, ogni anno l’Avvento ci aiuta a prepararci bene per incontrare il Signore. Questo ci fa ricordare che ogni giorno della nostra vita desidera dimorare nei nostri cuori. Ma Dio, nel Suo Amore immenso, non vuole costringere l’uomo a fare nulla. Semplicemente lo invita e gli offre la libertà, come vediamo nel vangelo di oggi.
Dio ci da la possibilità di vivere la nostra esistenza assieme a Suo Figlio Gesù. Sta a noi rispondere: “Vieni, Signore Gesù. Vieni e trasforma la nostra vita. Risvegliaci dal sonno. Solo così potremo aiutare gli altri a svegliarsi dal torpore e insieme attendere la Tua venuta. Diciamo: Vieni, Signore Gesù”.

Sia lodato Gesù Cristo.

fra Renato Galić

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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