Un messaggio a caso

Un messaggio a caso: Messaggio a Marija del 25 luglio 1997

Nel suo ultimo messaggio del 25 gennaio 2022, la Regina della Pace ci invita alla “preghiera personale”:

”Cari figli, oggi vi invito a ritornare alla preghiera personale.

Anche nel seguente messaggio ci parla della “preghiera personale”. Accogliamo quindi il suo invito, meditando questo vecchio messaggio con il commento di Padre Slavko.

Cari figli, oggi vi invito a rispondere al mio invito alla preghiera. Io desidero, cari figli, che in questo tempo troviate un angolo per la preghiera personale. Desidero guidarvi verso la preghiera del cuore. Solo così capirete che la vostra vita è vuota senza la preghiera. Voi scoprirete il senso della vostra vita quando avrete scoperto Dio nella preghiera. Perciò figlioli aprite la porta dei vostri cuori e capirete che la preghiera è gioia, senza la quale non potete vivere. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

COMMENTO DEL MESSAGGIO DEL 25 LUGLIO 1997 DI PADRE SLAVKO

Vi saluto tutti, cari amici, e spero che in questi mesi estivi troverete il tempo per rilassarvi. Prima di cominciare a meditare sul messaggio di que sto mese, vorrei ancora una volta ricordarvi ciò che Maria ci ha detto in occasione del 16° anniversario.

L’APPARIZIONE ANNUALE A IVANKA – IL 25 GIUGNO 1997
Ivanka ha avuto l’apparizione, durata sei minuti, nella sua casa. Dopo l’apparizione Ivanka ha detto:
“La Vergine mi ha parlato del quinto segreto ed ha pronunciato il seguente messaggio:
“Cari figli, pregate col cuore affinché sappiate perdonare ed essere perdonati. Vi ringrazio per le preghiere e l’amore che mi donate.’”

Attraverso Ivanka, ci ha chiesto di pregare con il cuore e di poter perdonare. Ci ha anche ringraziato per le nostre preghiere e per l’amore che. le abbiamo dimostrato. Spero che ciascuno di noi abbia già scoperto che la preghiera ci dà la forza di perdonare e di chiede re perdono, perché è questa la condizione principale per la pace.
In questo modo potremmo continuare a pregare affinché non solo noi, ma anche tutte le famiglie siano in grado di perdonare e di chiedere il per dono l’uno all’altro, per poter vivere in pace.
E quindi preghiamo anche per la nostra Chiesa e per tutte le nazioni in guerra, affinché siano capaci di perdonare e chiedano perdono. Nel messaggio che abbiamo ricevuto da Marija, Nostra Signora ci dice che ci porta la sua benedizione di pace. Spero che questa pace sia giunta ad ognuno di voi e che vi accompagni lungo il cammino. Allo stesso modo mi auguro che possiamo tutti scoprire di essere diventati veri portatori della pace.
Il portatore della pace è colui che per primo mostra il coraggio di perdonare e di chiedere il perdono nella sua famiglia e ovunque lavori e viva. Spero inoltre che la nostra amicizia con Dio sia diventata così forte da resistere a qualsiasi tempesta. Quindi, all’inizio del 170 anno delle apparizioni, Maria ci ricorda ancora una volta il primo compito che lei ha ricevuto da Dio, cioè quello di portare la pace e di renderci dei portatori della pace.

Il 19 luglio, Marija ha dato alla luce il suo terzo figlio, che ha chiamato Marco Maria. È andato tutto bene e lei e il marito sono felicissimi di questa nuova vita. Marija ci ha promesso ancora una volta le sue preghiere e chiede a tutti noi di pregare specialmente per le giovani famiglie.
Auguriamo il meglio a Marija e Paolo e ricordiamo sempre che il messaggio della pace ci porta ad accettare e a proteggere la vita. Gli altri veggenti sono a casa e Vicka, Ivan, Jakov e Mirjana testimoniano instancabilmente ai pellegrini la loro esperienza con Maria e i messaggi che Lei ha affidato loro.
Ci sono sempre tanti pellegrini a Medjugorje e questo mese sono venuti specialmente molti polacchi, francesi e italiani. Quasi ogni settimana è arrivato un nuovo gruppo dal Brasile e ci sono molti pellegrini anche dalla Corea. La prima settimana di luglio era dedicata a sacerdoti, che sono venuti numerosi, oltre 120. lì tema era “Sacerdoti alla Scuola di Maria” ed ha avuto un tale successo che sicuramente ripeteremo l’esperienza ogni anno la prima settimana di luglio. In questo momento ci stiamo preparando all’80 Festival Internazionale dei Giovani e aspettiamo una grande partecipazione. Siamo particolarmente lieti dell’intervento di fra’ Gianni Sgreva, il fondatore della Comunità “Oasi della Pace”, di fra’ Ephraìm, il fondatore della Comunità delle Beatitudini e di suor Elvira, la fondatrice del Cenacolo, una comunità per il recupero dei tossicodipendenti. La sera del 4 agosto i ragazzi del Cenacolo insceneranno il loro spettacolo, intitolato “Il Figliol Prodigo”. Speriamo quindi che i tanti giovani che verranno ricevano tanti stimoli a vivere in pace, con amore, fede e speranza. Nei giorni che verranno mi auguro in particolare che tutti voi preghiate per i giovani, affinché possano liberarsi dal male, da ogni abitudine distruttiva e in parti colare dalla droga e dall’immoralità.

Nel messaggio di questo mese Maria parla nuovamente della preghiera con un’attenzione particolare. Anzitutto…

OGGI VI INVITO A RISPONDERE AL MIO INVITO ALLA PREGHIERA
Rimane evidente il fatto che Medjugorje sia diventato un luogo di preghiera. Se si parla di Medjugorje bisogna parlarne anzitutto come di una scuola di preghiera. Maria ci ha invitati in quasi tutti i messaggi a pregare e non si stanca di ripeterlo. Il desiderio più grande dell’uomo è quello di man tenere il contatto con Dio e’ quindi Maria ci dice di aprire il cuore e di rispondere al suo messaggio. La seconda cosa che Maria ci dice in modo molto particolare è la seguente…

IO DESIDERO, CARI FIGLI, CHE IN QUESTO TEMPO TROVIATE UN ANGOLO PER LA PREGHIERA PERSONALE
Qui si riferisce certamente a una cosa molto importante, cioè alla crea zione delle condizioni esterne necessarie alla preghiera. Sappiamo già che possiamo pregare ovunque e che dovremmo farlo ovunque.
Possiamo pregare al lavoro o quando guidiamo, ma dobbiamo comunque dedicare dei momenti esclusivi alla preghiera. Se vogliamo seguire il messaggio di Maria è fondamentale che troviamo un angolo in cui creare uno spazio specialmente dedicato alla preghiera.

In quest’angolo potrebbe esserci una Croce, un Rosario, una Bibbia, una candela, un inginocchiatoio e il silenzio necessario per ascoltare Dio. Questo spazio dovrebbe essere tale per cui ci sia più facile aprirci a Dio. È vero che quando costruiscono la propria casa molti non pensano nemmeno a uno spazio in cui rintanarsi a pregare. Le condizioni esterne sono fondamentali per una buona preghiera, perché aiutano a fermarci, a raccoglierci e quindi a trovare la condizione più consona all’incontro con Dio. Dal punto di vista educativo, sarebbe molto importante che anche i figli potessero vedere i propri genitori in questo spazio mentre pregano. In que sto modo anche i figli sarebbero spinti a decidersi per la preghiera e si abituerebbero a farlo più facilmente.
Maria parla della preghiera personale e per capirlo meglio possiamo considerarla dal punto di vista opposto. Ci sono persone che non pregano mai quando sono sole, ma solo quando sono stimolate a farlo da qualcun altro. Spesso accade ai giovani, che pregano e vanno a Messa fintanto che vivono in casa coi genitori, ma che poi non lo fanno più.
Questo perché la preghiere – che è così importante – non ha avuto la possibilità dì svilupparsi in preghiera personale. Anche la preghiera, quin di, ha delle condizioni che ci dobbiamo impegnare a creare. Quindi, ciascuno di noi dovrebbe decidersi personalmente per la preghiera e quindi incontrare personalmente il Signore, indipendentemente da ciò che si fa. Ad esempio, se nessuno nella famiglia o nella comunità sociale prega, né va a Messa, questo non deve necessariamente costituire un ostacolo alla preghiera personale. La preghiera personale diventa allora la condizione per poter pregare in famiglia e nei gruppi di preghiera, perché chi prega solo quando è in compagnia corre il pericolo di non saper nemmeno pregare con gli altri.
La preghiera è una lingua che si deve imparare a conoscere individual mente per poter essere in grado di parlare con gli altri. La preghiera personale aiuta anche la preghiera comunitaria, e viceversa. Penso anche che si debba pregare per decidersi personalmente per la preghiera e affinché la preghiera diventi la nostra vita. Maria ci ha anche detto chiaramente che è nostra madre e la nostra maestra nella preghiera.

DESIDERO GUIDARVI VERSO LA PREGHIERA DEL CUORE
Maria sa che anche questa è una cosa che dobbiamo imparare e vuole aiutarci a farlo. Queste due cose che Maria ci ha dettò di fare – dare spazio alla preghiera e la preghiera personale – sono le condizioni per la preghiera del cuore. Nessuno può pregare con il cuore se non si è deciso per la preghiera e solo allora comincia davvero la preghiera del cuore.
Quante volte a Medjugorje ci sentiamo chiedere cosa significa e come si fa a pregare con il cuore? Come si deve pregare affinché sia davvero una preghiera con il cuore?

La preghiera è una lingua e pensate a cosa accadrebbe se non decidessi mo di parlare una lingua solo quando l’avremmo imparata bene. In quel modo, non saremmo mai in grado di parlare quella determinata lingua, visto che chiunque cominci a parlare una lingua straniera inizia proprio col dire le cose più semplici, facendo pratica, ripetendo più volte e facendo degli errori e alla fine imparando davvero quella lingua. Bisogna essere coraggiosi e cominciare in qualsiasi modo si riesca a fare e poi, con la preghiera quotidiana, allora impareremo anche a pregare con il cuore.
Questa è la condizione di tutto il resto, di cui Maria ci parla nel resto del messaggio. Maria dice…

SOLO COSÌ CAPIRETE CHE LA VOSTRA VITA È VUOTA SENZA LA PREGHIERA
Spesso, quando abbiamo il vuoto nel cuore non ce ne accorgiamo e cerchiamo delle cose che colmino il nostro vuoto. Ed è spesso da qui che incomincia il cammino delle persone. Quando il cuore è vuoto molti cominciano a ricorrere a ciò che è male. È il vuoto dell’anima che ci porta alla droga o all’alcol. E il vuoto dell’anima che genera il comportamento violento, i sentimenti negativi e le cattive abitudini. Se il cuore invece riceve la testimonianza della conversione di un altro, allora si accorge che è stato il vuoto dell’anima a spingerlo verso il peccato. Per questo, è importante che ci decidiamo per la preghiera e che in essa scopriamo la pienezza della vita e questa pienezza ci trasmette la forza di liberarci del peccato, delle cattive abitudini e di cominciare una vita che valga la pena di essere vissuta. Poi Maria sottolinea…

VOI SCOPRIRETE IL SENSO DELLA VOSTRA VITA QUANDO AVRETE SCOPERTO DIO NELLA PREGHIERA
Dio è fonte di Vita, di Amore, di Pace e di Gioia. Dio è luce ed è la nostra via. Se siamo vicini a Dio, la nostra vita avrà uno scopo e questo indipendentemente da come ci sentiamo in quel momento, se siamo sani o ammalati, ricchi o poveri, perché lo scopo della vita continua a sopravvivere e domina ogni situazione che incontriamo nella vita. Questo scopo, naturalmente, possiamo trovano unicamente in Dio e grazie a questo scopo che troviamo in Lui ogni cosa acquisterà valore. Anche se ci imbattiamo o commettiamo un peccato e anche se è un peccato grave, anche la grazia è grande. Se ci si allontana da Dio, invece, si vive nelle tenebre, e nelle tenebre ogni cosa perde colore, ogni cosa è uguale all’altra, spenta, ogni cosa diventa irriconoscibile e così non si trova più la via. Per questo è fondamentale che noi stiamo accanto a Dio. Poi, alla fine, Maria ci implora dicendo…

PERCIÒ, FIGLIOLI, APRITE LA PORTA DEL VOSTRO CUORE E CAPIRETE CHE LA PREGHIERA È LA GIOIA SENZA LA QUALE NON POTETE VIVERE
Ci viene spontaneo chiederci: come possiamo aprire il cuore a Dio e che cosa ce lo fa chiudere. E bene che ci rendiamo conto che tutto ciò che ci succede, il bene come il male, è in grado di chiuderci o di aprirci a Dio. Quando le cose vanno bene, si rischia davvero di allontanarsi da Dio e dagli altri, cioè di chiudere il nostro cuore a Dio e agli altri.
La stessa cosa può accadere quando si soffre, perché allora ci si chiude e si incolpano Dio o gli altri delle nostre sofferenze e ci si ribella a Dio o agli altri, che sia per odio, per dolore o per depressione. Tutto questo può farci correre il pericolo di perdere il senso della vita. Ma in genere, quando le cose vanno bene, si dimentica facilmente Dio e quando vanno male si ricomincia a cercarlo.
Quante persone hanno cominciato a pregare solo quando un dolore ha bussato alla porta del loro cuore? E allora dovremmo chiederci come mai aspettiamo che un dolore sfondi la porta del nostro cuore per deciderci ad aprirla a Dio? Ma è proprio questo il momento di dirci e di credere che alla fine ogni cosa volge al bene. Ed è per questo che non è giusto pensare che sia per volontà di Dio che soffriamo. Perché se poi lo diciamo anche a un altro, che cosa penserà questi del nostro Dio? Quale immagine si farà di Dio, se pensa che sia Lui a volere la nostra sofferenza?
Quando soffriamo, quando le cose vanno male, allora, non dovremmo dire che è la volontà di Dio, ma piuttosto che è volontà di Dio che noi, attraverso la nostra sofferenza, possiamo crescere nel suo amore, nella sua pace e nella sua fede. Per capirlo meglio, pensiamo a un bambino che soffre e che dice ai suoi amici che sono i suoi genitori a desiderare la sua sofferenza.
Che cosa penseranno gli amici di quei genitori? Naturalmente nulla di buono. Ed è quindi bene che anche noi nel silenzio del nostro cuore, ripen siamo al nostro comportamento e cerchiamo cosa ha chiuso le porte del nostro cuore a Dio, o che cosa invece ci ha aiutati ad aprirle. La gioia di cui parla Maria è una gioia evangelica, la gioia di cui parla anche Gesù nei Vangeli.
È una gioia che non esclude il dolore, i problemi, le difficoltà, le persecuzioni, perché è una gioia che lì trascende tutti e porta alla rivelazione della vita eterna assieme a Dio, nell’amore e nella gioia eterna. Qualcuno disse una volta: “La preghiera non cambia il mondo, ma cambia la persona, che poi a sua volta cambia il mondo”. Cari amici, vi invito ora in nome di Maria, qui a Medjugorje, a decidervi per la preghiera, a decidervi ad avvicinarvi a Dio e a cercare in Lui lo scopo della vostra vita. Il nostro incontro con Dio cambierà la nostra vita e allora saremo in grado, gradualmente, di miglio rare anche il rapporto nella nostra famiglia, nella Chiesa e in tutto il mondo. Con questo appello vi invito ancora a pregare…

Dio, Padre nostro, Ti ringraziamo di essere nostro Padre, di chiamarci a Te e di desiderare di stare con noi Ti ringraziamo perché con la preghiera possiamo incontrarTi. Liberaci da tutto ciò che soffoca il nostro cuore e il nostro desiderio di stare con Te. Liberaci dall’orgoglio e dall’egoismo, dalla superficialità e risveglia il nostro profondo desiderio di incontrarTi. Perdonaci se spesso ci allontaniamo da Te e se Ti incolpiamo della nostra sofferenza e della nostra solitudine. Ti ringraziamo perché desideri che preghiamo, in Tuo nome, per le nostre famiglie, per la Chiesa e per tutto il mondo. Ti imploriamo, concedici la grazia di aprirci all’invito alla preghiera. Benedici coloro che pregano, così che possano incontrarTi nella preghiera e attraverso di Te trovino uno scopo nella vita. Dona a tutti coloro che pregano anche la gioia che viene dalla preghiera. Ti preghiamo anche per coloro che hanno chiuso il cuore a Te, che si sono allontanati da Te perché ora stanno bene, ma Ti preghiamo anche per coloro che hanno chiuso il cuore a Te perché sono nella sofferenza. Apri il nostro cuore al Tuo amore così che in questo mon do, attraverso Tuo Figlio Gesù Cristo, possiamo essere testimoni del Tuo amore. Amen.
Medjugorje, 28 luglio 1997

Fonte: Maria a Medjugorje

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