Omelie

Omelia della santa Messa Medjugorje, 1 luglio 2019

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 1 luglio 2019

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, vedendo la folla attorno a sé, Gesù ordinò di passare all’altra riva. 
Allora uno scriba si avvicinò e gli disse: «Maestro, ti seguirò dovunque tu vada». Gli rispose Gesù: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove posare il capo». 
E un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Ma Gesù gli rispose: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti».
Parola del Signore.

Cari pellegrini, cari fratelli e sorelle, cari confratelli sacerdoti, alcuni giorni fa abbiamo celebrato il 38. anniversario delle apparizioni della Madonna qui a Medjugorje. 
Guardando la storia vediamo che le apparizioni mariane sono avvenute sempre quando il tempo era pericoloso dal punto di vista spiirituale e materiale. 

Nella Bibbia le apparizioni sono un modo di Dio per portare la rivelazione. Si vedono esseri che per propria natura sono invisibili. 
Nell’Antico Testamento Dio appare personalmente; mostra la Sua gloria e diventa presente per mezzo del Suo angelo. 
Il Nuovo Testamento parla delle apparizioni dell’angelo del Signore e degli angeli quando è nato Gesù. 

La presenza della Madonna non è statica, ma missionaria e materna. 
Da bambini tutti abbiamo giocato in camera. La mamma entrava e ci ammoniva quando qualcosa non andava bene o se facevamo troppo rumore.
Se la Madonna viene in questo mondo per ammonire i Propri figli dobbiamo domandarci chi è. A Medjugorje ha detto: “Io sono la Regina della Pace”. 
A Banneoux ha detto: “Io sono la Vergine dei poveri”. In un altro luogo ha detto: “Io sono tua Madre. La Madre Misericordiosa. Madre di tutti coloro che mi amano e mi invocano piangendo e si fidano di Me. Ascolto il loro pianto, i loro bisogni, le loro tribolazioni. Ascolta e permetti che queste parole ti entrino nel cuore”. Questo ha detto la Madonna a Guadalupe in Messico. 
Le abbiamo domandato chi era e abbiamo ricevuto risposta. Si tratta di un Amore generoso. Si tratta di una Madre piena di cura, consolatrice della mia anima triste. 
Domandiamoci: “Chi sono io?” 

All’inizio del libro “Racconti di un pellegrino russo” sta scritto: “Per mezzo della grazia io sono cristiano; per le mie opere un gran peccatore; per vocazione un povero pellegrino”. L’autore è un pellegrino russo che offre al Signore la perseveranza nella preghiera. 
Qui a Medjugorje la Madonna ci invita alla preghiera. Bisogna pregare per ciò che Dio vuole in questo momento. 
I profeti erano uomini di preghiera. Geremia era colui che pregava per il popolo. Il messaggio fondamentale dei Salmi è la fiducia in Dio e nella Sua Provvidenza.
Gesù prega in un luogo solitario. Mentre prega i discepoli Lo cercano. 
San Luca elenca alcuni momenti di preghiera: nel Battesimo, prima di scegliere i 12, nella Trasfigurazione e prima di insegnare ai Suoi discepoli il Padre Nostro. 
La preghiera è l’unione con Dio. Ci aiuta a comprendere la nostra missione. La preghiera cambia le situazioni e il nostro cuore.

Pregare non significa solo parlare, ma anche ascoltare per comprendere cosa Dio si aspetta da me. La preghiera non è solamente elencare i nostri bisogni, ma è il fondamento di ogni nostra opera. 
Giovanni Paolo II dice che la preghiera si realizza non quando la pronunciamo, ma quando permettiamo che Dio sia presente. 
Un croato ha parlato della quotidianità e ha scritto: “Molte persone conoscono la preghiera. Sanno benissimo quanto è bello pregare e quale benedizione porta la preghiera. Ma se domandate loro perchè non preghino più nella loro vita risponderanno meravigliati e confusi: “Oh… Questa è la vera domanda!”. 

La domanda al singolo e al mondo è: perchè non preghiamo di più? Perchè non c’è la preghiera familiare? Perchè non insegniamo ai figli a pregare? 
Fratelli e sorelle, il mondo è nel caos. 70 milioni di persone sono toccate dalla questione dei migranti. Tante persone subiscono umiliazioni e persecuzioni. I peccati del mondo si sono moltiplicati. Le dipendenze sono aumentate. Sono state costruite nuove Sodoma e Gomorra. 
L’uomo si domanda: come si può risolvere questo disordine? 
Per mezzo della Madonna ci viene fornito il farmaco per guarire le nostre famiglie, le nostre anime, la nostra società. 

Nella prima lettura di questa sera abbiamo sentito Abramo dialogare con Dio. Abramo ha detto: “Sterminerai il giusto assieme all’empio?” Dio ha risposto: “Se trovo dei giusti per loro rispetto perdonerò quel luogo”. 
Non perdere tempo. Lo puoi usare adeguatamente. Quando lo perdi una volta non torna più. 
Questo luogo è pieno di grazia che ci viene donata per la nostra conversione. Gesù ci ha donato Sua Madre dalla croce – “Ecco tua Madre” – e ce La dona di nuovo inviandoceLa in questo luogo per chiamarci alla conversione. Maria, per mezzo della fede, è diventata portatrice del Figlio di Dio e per Amore per il popolo è apparsa con il Figlio di Dio tra le braccia. 
Cristo è Dio incarnato. Egli ha cambiato il senso dell’esistenza umana. Cristo aiuta l’uomo a ritrovare se stesso. 

Il Vangelo dice che Gesù era triste vedendo la freddezza degli uomini e ha detto: “Le volpi hanno le loro tane, gli uccelli del cielo i loro nidi, ma Io non ho nemmeno una pietra dove posare il Capo”. 
Quando ho detto che Dio si prende cura del giusto volevo sottolineare che siamo responsabili degli altri e anche gli altri nei nostri confronti. I genitori hanno peccato e i figli ne portano le conseguenze. I miei peccati possono essere un peso per gli altri. 
Come Maria era attenta a tutto ciò che accadeva attorno a Lei, così ognuno di noi deve riflettere sulla propria vita e metterla in conformità alla Volontà di Dio. Un padre e una madre devono essere testimoni della fede, maestri del bene. Devono insegnare a pregare.

Perchè vediamo i vizi nelle famiglie? Perchè il cuore è rimasto senza Dio, senza gioia, senza volontà di vita. 
Il cammino di Maria è stato da Betlemme al Calvario. Lei non è stata preservata dal dolore. La Sua Vita è stata un cammino di fede e sofferenza. 
Siamo nelle tenebre del mondo, in un mondo povero. 
Il nostro mondo è talmente povero che non riesce a riconoscere la mancanza di Dio. 
Carissimi pellegrini, cari fratelli e sorelle, siete venuti a Medjugorje. Mi sembra che si ripeta quell’immagine biblica in cui i discepoli dicono a Gesù: “Maestro, tutti Ti cercano”. Così capita questa sera. Lo cerchiamo. Lo desideriamo, perchè abbiamo bisogno di Lui. 
Gesù porta i discepoli nei luoghi isolati per pregare e digiunare e dice loro: “Se credete in Me farete prodigi più grandi di quelli che faccio Io”. 
Siamo venuti a cercare Gesù e Maria. 

Ricordatevi quando Gesù a Cafarnao ha cacciato il demonio. Questo ha detto: “Io so chi sei: il Santo di Dio”. Forse siamo presi dallo spirito impurro di questo mondo. Liberiamo la nostra anima dal male. Liberiamo la nostra vita dal peccato e offriamola a Dio. I nostri pensieri, le mani, gli occhi, il corpo devono essere liberi da ogni legame.
Quel lebbroso che và da Gesù si mette in ginocchio e dice: “Signore, se vuoi puoi purificarmi, guarirmi”. E Gesù ha risposto: “Sì, lo voglio!” Il lebbroso prega ed ottiene.
Anche tu prega Gesù e Maria, affinchè purifichi la lebbra della tua anima. 
Quando hanno calato quel malato dal tetto Gesù ha detto: “Ti sono perdonati i tuoi peccati. Prendi il tuo lettuccio e cammina”. 
Vai anche tu! Và a confessarti e liberati dal peccato. Prendi il tuo lettuccio e cammina in questo mondo. 

Fratelli e sorelle, Medjugorje è ricca di miracoli. Se cerchiamo solo i miracoli Gesù ci dirà di cercare prima il Regno di Dio e tutto il resto ci sarà dato. 
Preghiamo per un miracolo nella nostra vita. Il Signore non ci liberi dai pesi, ma ci dia la forza per portarli. 

Voi che siete per la prima volta qui mi domandate come è Medjugorje. Io vi rispondo che non è possibile spiegarlo. Come una sorgente porta sempre acqua fresca così qui sgorga sempre una grazia nuova. 
Medjugorje non è un luogo di turismo, ma un luogo di pellegrinaggio. Non è per coloro che non vogliono pregare, ma per coloro che cercano la via verso Dio attraverso Maria. Medjugorje è un luogo di guarigione, di pentimento, di confessione. E’ il luogo in cui possiamo aiutare la nostra Chiesa.
La Madonna ha detto a Fatima: “Pregate per avere la pace nel mondo”. La pace è il bene supremo.
A Lourdes ha detto: “Penitenza, penitenza”. Qui dice: “Digiuno, penitenza, conversione”. Il messaggio è uguale.
Una madre ripete sempre le stesse cose, affinchè il figlio si ricordi ciò che deve ricordare. 

Numerosissimi cuori piangenti sono passati qui. A causa della sofferenza spesso non riusciamo a piangere più, ma sappiamo che la Madonna non dimentica i Suoi figli. 
Come ha detto alle nozze di Cana ci ripete sempre: AscoltateLo. Fate ciò che Lui vi dirà”. 
Ascoltiamo Gesù.

Nel libro della Genesi sta scritto: “Dio ha visto che la malvagità dell’uomo è grande sulla terra e che ogni desiderio è cattiveria pura. Dio si pentì e rattristò di aver creato l’uomo”. Sono parole di dolore e delusione di Dio. Ma nella Sacra Scrittura sta scritto anche che il Sorriso e la Gioia di Dio è su ogni peccatore convertito. Questo Sorriso di Dio ci sarà anche nella tua vita se ti converti. 
Siamo venuti a Medjugorje con bisogni personali, debolezze, peccati. Abbiamo speranza di migliorare? Sì!
Diciamo con Maria: “Ecco l’Ancella del Signore”.

Viviamo nel mondo della schiavitù: dobbiamo piacere; essere visti; vengo valutato per ciò che vesto, quello che possiedo. 
La libertà è vivere con Dio. La bellezza è servire Dio e il prossimo. La felicità è essere come Maria. L’uomo stimato è colui che vive nella grazia di Dio. 

A tutti voi auguro la gioia nella vostra famiglia, l’unione che avevano Maria e Giuseppe.
Come Essi hanno gioito dopo aver trovato Gesù così la vostra gioia sia con i vostri figli. 
Ricordatevi: il cuore felice è il cuore che ha trovato Dio. 
Maria a Medjugorje mostra la via verso Dio.

Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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