Omelie

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 16 gennaio 2020


Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.
E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».
Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.
Parola del Signore.


Cari fratelli e sorelle, un lebbroso viene da Gesù. Tale persona non poteva stare tra gli altri uomini della comunità. Soffriva tanto per la sua malattia e per il fatto di essere rifiutato dalla gente. Soffriva sia nel corpo che nell’anima.
Non possiamo comprendere la sua sofferenza, ma possiamo provare ad immaginarla.
Questo lebbroso viene da Gesù, si mette in ginocchio e dice: “Se vuoi puoi purificarmi”.

Fratelli e sorelle, da queste parole intuiamo la sua fede. Parlano della sua fede forte: “Se vuoi Tu puoi. A Te è possibile. Io credo”. Che fede è questa! “Tu puoi”. E Gesù ha avuto compassione, perchè toccato da quella fede.
Dio ha compassione della nostra fede. Questo è ciò che Lui chiede da noi.

Santa Teresa di Gesù Bambino dice: “L’uomo non piace a Dio per le virtù o le opere grandi che fa, ma per la fiducia che ha nella Sua Misericordia. Se avessi tutti i peccati del mondo io mi butterei tra le Braccia di Gesù, perchè so quanto ama il figlio prodigo che ritorna a Lui. Ciò che ferisce Dio è la nostra mancanza di fiducia in Lui”.
Possiamo immaginare come Gesù sia stato toccato dalla fede di questo lebbroso. Gesù ha teso la Mano e lo ha toccato. Poteva guarirlo anche in modo diverso, ma quanto era importante quel gesto per quell’uomo. Tutti fuggivano da lui.
Da questo possiamo vedere che la fede non è soltanto spirituale, ma anche una cosa fisica.
Sappiamo quanto è importante un tocco, una stretta di mano, un abbraccio. Anche per la fede è importante il contatto fisico.

Quella persona si era inginocchiata. Quanto è importante inginocchiarsi. Al mattino basta inginocchiarsi. Non serve dire nulla. Solo il fatto di inginocchiarmi mi guida verso la preghiera. Se apri le mani e dici “Signore, grazie per questa giornata”, questo atto fisico ti aiuta spiritualmente.

La Madonna dice: “Prendete la croce tra le mani e guardate Gesù”. Non solo guardare, ma prendere la croce tra le mani. Lei ci invita a pregare davanti alla croce, ma anche a prenderla e a toccarla.

Pietro è andato sulle acque verso Gesù e poi ha cominciato ad affondare. Gesù non lo critica; gli da la Mano e lo tira fuori dall’acqua. Solo dopo gli dice: “Uomo di poca fede”. Questo è importante per noi. Bisogna dare la mano. Prima tendi la mano verso l’altra persona e solo dopo puoi correggerla. Prima devi salvarla.

Gesù dice al lebbroso: “Sì, lo voglio. Sii purificato”. Siamo invitati a riflettere sull’espressione di Gesù “lo voglio”. Cosa vuole Gesù? Quali sono i desideri di Gesù?
Gesù vuole che andiamo a Lui. Desidera darci la Mano e salvarci. Desidera fare la Volontà del Padre.

Qual’è il senso della preghiera col cuore? E’ avvicinarsi ai desideri di Gesù. E’ unirsi ai sentimenti e ai desideri di Gesù.
Ciò che Gesù vuole lo voglio anch’io. Sarebbe bello avere una tale preghiera: “Quello che Tu Gesù vuoi lo voglio anch’io”.
In questo modo ascolteremo ancora di più il Cuore di Gesù. Con l’orecchio appoggiato al Cuore di Gesù ascolto ciò che Lui vuole e i Suoi desideri più profondi.

Poi avviene un grande cambiamento di Gesù. Prima si è commosso, ha toccato il lebbroso, lo guarisce e poi lo ammonisce severamente : “Guarda di non dire niente a nessuno. Và invece a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto come testimonianza per loro”.

Tale comportamento desidera aiutare quell’uomo. Lo invita a camminare nella direzione giusta dopo la guarigione fisica.
E’ evidente che ha detto la sua guarigione in maniera pubblica, perchè da quel momento Gesù non può più entrare in una città. Per noi sarebbe normale dire: “Gesù mi ha guarito. Ha fatto un miracolo”. No. Gesù non agisce così. Questo è molto interessante per le nostre testimonianze.
Come bisogna testimoniare agli altri? La testimonianza è molto importante. La Madonna ci invita a farlo. Ma qual’è la maniera giusta della testimonianza?
Gesù dice: “Non dirlo, ma và nel Tempio, mostrati ai sacerdoti”. Gesù vuole che questo uomo ritorni alla comunità. Prima non poteva, perchè era lebbroso. Gesù vuole che lui continui nella sua guarigione interiore. Non basta guarire fisicamente.

Ora domandiamoci: perchè Dio guarisce fisicamente qualcuno? Quello morirà lo stesso. Dopo un anno, dopo dieci, ma è sempre niente alla fine.
Gesù vuole che non avvenga solo la guarigione fisica, ma che l’uomo cresca interiormente. Come? Vai nel Tempio; ringrazia Dio.
Così avviene la guarigione interiore. Quando dici: “Signore, Ti ringrazio per tutto”.

Cosa fa Gesù? Si ritira. Non vuole stare in prima fila, ma preferisce stare nascosto. Questo è interessante. Non ha bisogno di lode e gloria umana. Non le vuole. Gesù è libero.

Fratelli e sorelle, preghiamo anche noi per il dono della fede. Il Signore risvegli la nostra fede, affinchè anche noi possiamo inginocchiarci come questo lebbroso. e pregare: “Io credo che tu puoi guarirmi”.
Preghiamo affinchè possiamo avvicinarci ai desideri di Gesù. Una cosa è ciò che desidero io e un’altra è ciò che Gesù desidera che io faccia. Devo capire quali sono i Suoi desideri anche verso di me.

Amen.

fra Marinko Sakota

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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