Omelia della santa Messa – Medjugorje, 22 aprile 2020
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».
Parola del Signore.
Cari fratelli e sorelle, il Vangelo di oggi è la conclusione del dialogo tra Gesù e Nicodemo.
Gesù ha fatto molti segni durante la Sua opera pubblica e molti hanno creduto in Lui, come ci dice l’evangelista Giovanni.
Anche i farisei avevano visto quei segni. Tra i farisei c’era un uomo chiamato Nicodemo di grande stima.
Una notte Nicodemo si reca da Gesù. Gesù è disposto a parlare con lui.
Abbiamo ascoltato questo dialogo nei giorni scorsi.
La lettura di oggi ci riporta la conclusione di questo dialogo. Nicodemo non parla più e non chiede nulla, ma ascolta. Queste Parole di Gesù sono ancora poco comprensibili per lui. Gli parlano di una rinascita e di un Dio che ama.
“Se qualcuno non nasce di nuovo non potrà entrare nel Regno dei Cieli”, diceva Gesù. Adesso dice: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito”.
Nasciamo di nuovo quando siamo toccati dalla grazia di Dio, quando capiamo di essere amati da Dio con un Amore fervente e incondizionato. Gesù ci ha mostrato questo Amore morendo in croce. Non c’è Amore più grande di questo. Il Padre ci dona il Figlio. Non a qualcuno, ma a tutti, a chiunque creda in Lui per ottenere la vita eterna.
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito, affinchè nessuno che crede in Lui perisca, ma abbia la vita eterna”.
Qualcuno ha detto che se tutti i Vangeli fossero andati persi, ma si fosse salvata solo questa frase avremmo abbastanza per rinnovare tutta la nostra fede.
Questo è il nucleo della Buona Novella. Dio ama il mondo e vuole salvarlo per mezzo di Suo Figlio. Per questo dovremmo esserGli eternamente grati.
Questa frase del Vangelo di Giovanni è stata fonte di ispirazione per molti artisti, pittori e musicisti. Vi riporto un esempio.
Una decina di anni fa nella cattedrale di Lione un pittore ha dipinto un’immagine enorme. In questo dipinto si trovava solo una cosa: la Bibbia aperta. Si poteva leggere solamente una frase ed era proprio quella che abbiamo citato.
Gesù continua a parlare a Nicodemo e dice che chiunque creda in Lui non verrà condannato. Non dimentichiamoci che Gesù sta parlando con un fariseo. Sta spezzando le sue idee sull’aspettativa del Messia come giudice del mondo. Il Figlio dell’Uomo non è venuto per giudicare il mondo, ma per salvarlo.
Dio è Amore e in Lui non c’è nè giudizio nè condanna, ma solo offerta e il dono della Vita di Gesù. Dio non giudica e non può fare diversamente. Dio è l’Amore. E’ l’uomo che spesso condanna e rischia di respingere l’Amore di Dio, cioè la salvezza che Dio gli offre. Rimane nelle tenebre e condanna se stesso. Il nostro Dio è un Dio che ama l’uomo fino al punto da mandare Suo Figlio per salvare l’uomo e il mondo.
Già lo scrittore del libro dell’Esodo ci dice che Dio è clemente e misericordioso, lento all’ira, ricco di Amore e di fedeltà. Così dicono anche i salmi.
E’ molto importante che come cristiani e fedeli apprendiamo correttamente come è il nostro Dio, in modo da non avere un’immagine sbagliata di Dio. Non è un giudice, bensì un Padre Misericordioso.
Tuttavia non lasciamoci ingannare: non pensiamo di sapere tutto di Dio. Non Lo conosceremo del tutto finchè siamo su questa terra.
Noi abbiamo la Rivelazione di Dio soprattutto nei Vangeli. Ogni giorno dovremmo sforzarci di conoscere meglio il Risorto. Gesù Cristo è venuto in questo mondo per salvare gli uomini.
Egli è la Luce di Dio che illumina ogni uomo per non camminare nella tenebra del peccato e del male.
Questa Luce di Dio è accesa in noi dallo Spirito Santo per mezzo del Sacramento del Battesimo.
San Giovanni evangelista, nel suo discorso simbolico, ci dice che credere significa venire alla luce che Gesù ha portato sulla terra e non credere alle Sue Parole significa rimanere nelle tenebre. Naturalmente ciò implica la conformità a Gesù con la mente e con tutta la propria vita.
L’evangelista Giovanni è molto concreto. Egli dice: “Chiunque fa del male e odia la luce non viene alla luce per non rivelare le sue opere”.
Tante persone oggi dicono che non hanno nulla contro Gesù, ma a loro Egli non interessa più di tanto. Non sono pronti ad affrontarLo seriamente, perchè hanno paura delle conseguenze.
Ogni confronto serio con Gesù richiede un cambiamento del modo di vivere. Molte persone non sono pronte e preferiscono rimanere nel buio.
Il destino di ogni uomo dipende dall’atteggiamento che ha nei confronti di Cristo, Luce del mondo.
Cari fratelli e sorelle, i pensieri che ci sorgono dalla conclusione del discorso di Gesù a Nicodemo potrebbero essere racchiusi in queste domande: amo di più la Luce e la Verità o un’altra cosa? Forse l’oscurità e la falsità? Mi affido a Gesù? Ho piena fiducia in Lui e nelle Sue Parole? Ricordo le Sue Parole?
Oggi faremo del nostro meglio per ricordare con cuore queste Sue Parole molto importanti: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il Suo Figlio unigenito, affinchè nessuno che crede in Lui perisca, ma abbia la vita eterna”.
Amen.
Fonte: (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)