Omelie

Omelia della santa Messa – Medjugorje, 27 giugno 2020


Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me.
Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà.
Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta come profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto come giusto, avrà la ricompensa del giusto.
E chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca a uno di questi piccoli, perché è mio discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa”.
Parola del Signore.


Fratelli e sorelle, se abbiamo ascoltato con attenzione il Vangelo dobbiamo riconoscere di essere un pò confusi.
Gesù dice: “Chi ama il padre o la madre o il figlio o la figlia più di Me non è degno di Me”. Molti penseranno che qui Gesù entri in contraddizione, perchè Egli più volte parla dell’Amore verso il prossimo come misura importante per Dio.
Gesù dice molto chiaramente: “Qualsiasi cosa abbiate fatto ad uno di questi piccoli l’avete fatta a Me”. A Dio si arriva per mezzo dell’uomo.

Il 4. Comandamento ci dice di amare e rispettare i nostri genitori. Gesù non cancella questo Comandamento.
Come era il rapporto di Gesù verso i Suoi genitori? Nei Vangeli sta scritto che Gesù era ubbidiente a Giuseppe e a Maria mentre vivevano a Nazaret.
Gesù compie il Suo primo miracolo per la supplica di Sua Madre. Gesù Si prende cura di noi quando è in croce e dice a Giovanni “ecco tua Madre” e a Maria “ecco Tuo figlio”.

In questo Vangelo Gesù chiede che il Regno di Dio e la Sua Volontà abbiano la priorità in ogni vita cristiana. Gesù era obbidiente a Nazaret, ma è rimasto nel tempio a Gerusalemme senza aver chiesto il permesso ai genitori. Sua Madre Lo stava cercando, ma Lui non ha interrotto la predica e ha detto: “Chiunque vive la Volontà di Dio è Mio fratello e Madre”.
Gesù ha voluto bene a Sua Madre, ma è stato pronto ad andare in croce, perchè questa era la Volontà di Dio.
Gesù non è contro l’Amore verso i genitori, ma desidera che mettiamo la Volontà di Dio al primo posto.

Circa 15 anni fa ho incontrato un uomo qui a Medjugorje proprio nel periodo dell’anniversario delle apparizioni. Quell’uomo aveva circa 70 anni. Era venuto in pellegrinaggio a piedi da Livno, una città che dista 130 chilometri da Medjugorje. Ho chiesto a quell’uomo non più giovane: “Quale difficoltà l’ha spinta a fare questo pellegrinaggio a piedi? Perchè non è venuto in macchina?” Lui mi ha risposto: “Caro padre, mia moglie aveva un tumore. Ho fatto il voto di andare a piedi a Medjugorje, affinchè mia moglie potesse guarire”. “E come sta tua moglie?” “E’ morta tre mesi fa. Molti mi hanno detto: ‘Non andarci, ormai è morta’. Ma io sono venuto a ringraziare Dio e a realizzare il mio voto. La sua morte era sicuramente la Volontà di Dio”. Sinceramente mi sono venuti i brividi. Ho sentito quanto quell’uomo amava sua moglie e quanto amava Dio. Quell’uomo aveva una visione cristiana: accogliere la Volontà di Dio nonostante avvenga l’opposto di quello per cui preghi.
Quando preghi e si realizza il contrario di ciò per cui preghi si realizza non la tua volontà, ma la Volontà di Dio.

Dio crea l’uomo a Sua Immagine. Il senso della sua vita è riconoscere la Volontà di Dio.
Dio ha dato l’Amore ad ogni persona. Questo Amore deve essere seminato nei nostri cari. Tutti noi abbiamo desideri personali e per questi preghiamo, ma non significa che questo sia il mio vero bisogno. Forse è meglio che non si realizzi quello che io desidero.
Siamo un mistero per noi stessi e non sappiamo cosa sia buono per la nostra vita. Ecco perchè Gesù chiede che preghiamo per il Regno di Dio e per la Sua Volontà; tutto il resto ci sarà dato.

E’ consolante l’ultima frase del Vangelo in cui Gesù dice: “Chi avrà dato anche solo un bicchiere di acqua fresca ad uno di questi piccoli perchè Mio discepolo in Verità Io vi dico che non perderà la sua ricompensa”.
Nella prima lettura una donna ha riconosciuto in Eliseo l’uomo di Dio e lo ha invitato con insistenza a tavola. Eliseo ha accettato l’invito. La donna e il marito non avevano figli. La donna non ha chiesto nulla all’uomo di Dio, ma per ringraziarla Eliseo ha promesso che lei avrebbe avuto un figlio.

Questa non è una storia inventata. Tante volte abbiamo potuto constatare come Dio presto ha risposto con il bene. Abbiamo fatto disinteressatamente un’opera buona per qualcuno e già lo stesso giorno o quello seguente Dio ci ha contraccambiato. Così inizia un circolo D’Amore. L’importante è fare il primo passo.
Tante volte qualcuno ci sorprende in modo positivo. Magari non ci aspettiamo l’aiuto da quella persona. Se l’uomo compie il bene senza interessi sarà già ricompensato in questo mondo e tanto più nell’eternità.
Ci ricordiamo di quelli che ci hanno fatto del bene. Queste persone, anche se defunte, vivono nei nostri pensieri e nelle nostre preghiere. Per questo è importante fare del bene.

Gesù dice: “Gratuitamente avete ricevuto e gratuitamente date”. E’ facile questo comando di Gesù. Continuiamo a fare del bene. Con l’immagine di questo bicchiere d’acqua Gesù mostra quanto poco ci vuole per fare un’opera buona. Dare un bicchiere d’acqua fresca non costa niente, ma per chi ha sete riceverlo vuol dire tanto.
Questa è l’immagine di tutte le opere buone che possiamo e dobbiamo fare.
Cosa ci costa un sorriso? Quanto ci costa una buona parola o il tempo dedicato agli altri? Quanto ci costa un saluto o una chiamata ai nostri cari?

Fratelli e sorelle, sulla nostra carta di identità sta scritta la data della nostra nascita. Pensiamo se ci fosse scritta anche la data della nostra morte. Cambieerebbe qualcosa nella nostra vita? Certamente sì. Avvicinandosi il momento della nostra dipartita faremmo più opere buone, ci riconcilieremmo con alcuni, ringrazieremmo altri; chiederemmo scusa a chi abbiamo dato fastidio; ad alcuni diremmo che li vogliamo bene; vorremmo abbracciare altri. Un tale comportamento porta pace alla nostra anima. Questo è il segno della maturità spirituale.

Maria in questo luogo ci invita da 39 anni alla pace e alla conversione, perchè il tempo è breve. Rispondiamo alla Sua chiamata facendo del bene per ottenere la pace del cuore e per realizzare la nostra missione sulla terra.

Amen.

Fonte:  (Registrazione di Flavio Deagostini)
(Trascrizione a cura di A. Bianco)

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